PROBLEMI CARDIOVASCOLARI
Studi epidemiologici su larga scala hanno dimostrato, per i pazienti con problemi cardiovascolari, un maggiore tasso di sopravvivenza tra coloro che assumono con la dieta alti dosaggi di acidi grassi Omega3 di origine marina.
Su questa base, l’American Heart Association raccomanda, oltre all’incremento del consumo di pesce, l’assunzione di Omega3 quale prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiache e coronariche. I meccanismi che sottostanno a questo effetto protettivo non sono ancora chiari, ma si pensa siano di natura antinfiammatoria, antiaggregante, antiipertensiva, antiaritmica e riduttiva dei trigliceridi.
Uno studio del 2015 su 47 pazienti diabetici con problemi cardiovascolari, ha dimostrato che sono bastate quattro settimane di consumo di olio di Krill per migliorare la funzione endoteliale (cellule che rivestono l’interno dei vasi sanguigni) e il livello HDL.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4611487/
Il consumo regolare di Omega 3, associato ad una riduzione del consumo di Omega 6, ha effetti positivi sul controllo della pressione sanguigna.
http://www.naturalnews.com/038507_blood_pressure_omega-3_fatty_acids.html#
Uno studio pubblicato sul American Heart Association's journal Circulation, ha evidenziato che in media, le persone che consumano regolarmente Omega 3, hanno una pressione leggermente più bassa di quelle che seguono una dieta povera di Omega 3.
Su questa base, l’American Heart Association raccomanda, oltre all’incremento del consumo di pesce, l’assunzione di Omega3 quale prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiache e coronariche. I meccanismi che sottostanno a questo effetto protettivo non sono ancora chiari, ma si pensa siano di natura antinfiammatoria, antiaggregante, antiipertensiva, antiaritmica e riduttiva dei trigliceridi.
Uno studio del 2015 su 47 pazienti diabetici con problemi cardiovascolari, ha dimostrato che sono bastate quattro settimane di consumo di olio di Krill per migliorare la funzione endoteliale (cellule che rivestono l’interno dei vasi sanguigni) e il livello HDL.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4611487/
Il consumo regolare di Omega 3, associato ad una riduzione del consumo di Omega 6, ha effetti positivi sul controllo della pressione sanguigna.
http://www.naturalnews.com/038507_blood_pressure_omega-3_fatty_acids.html#
Uno studio pubblicato sul American Heart Association's journal Circulation, ha evidenziato che in media, le persone che consumano regolarmente Omega 3, hanno una pressione leggermente più bassa di quelle che seguono una dieta povera di Omega 3.