LA SALUTE
Perché ha senso fare “qualcosa di più” per difendere la nostra salute
Come si nutrivano i nostri nonni e bisnonni?
Verdure degli orti, piante selvatiche raccolte nei campi o nei boschi, cibi latto-fermentati, animali non trattati con ormoni e antibiotici e allevati in piccole aziende familiari, latte e burro di mucche che brucavano l’erba verde dei pascoli, pesci selvatici ancora incontaminati, semi e noci…insomma, cibi di qualità, ricchi di sostanze vitali, grassi sani, enzimi, microrganismi benefici, oligoelementi, antiossidanti e complessi fitochimici.
I grassi presenti nella dieta tradizionale delle popolazioni sane erano composti per la maggior parte da grassi saturi (burro, lardo, cocco) o monoinsaturi (olio di oliva): la dieta comprendeva inoltre grassi polinsaturi (Omega 3) di origine animale (pesce, crostacei) e grassi vegetali polinsaturi Omega 6 e Omega 3 (sotto forma di noci e semi). L'uso di olii vegetali polinsaturi estratti era praticamente sconosciuto.
http://www.westonaprice.org/health-topics/abcs-of-nutrition/dietary-guidelines/
La dieta odierna occidentale comprende invece quantità eccessive di grassi vegetali polinsaturi Omega 6 (girasole, mais, colza, soia...) ritenuti, da un numero sempre crescente di ricercatori, fonte di una notevole varietà di problemi di salute tra cui molte malattie degenerative (stati infiammatori cronici, cancro, demenza...) che affliggono una buona fetta della popolazione.
Accanto all'eccesso di acidi grassi Omega 6 c'è una generale carenza di acidi grassi Omega 3. I nostri antenati consumavano all'incirca uguali quantità di Omega 3 e Omega 6, al giorno d'oggi si consumano quasi venti volte più Omega 6 che non Omega 3.
È ormai riconosciuto che questo squilibrio porta alla malattia.
https://umm.edu/health/medical/altmed/supplement/omega6-fatty-acids
Come si nutrivano i nostri nonni e bisnonni?
Verdure degli orti, piante selvatiche raccolte nei campi o nei boschi, cibi latto-fermentati, animali non trattati con ormoni e antibiotici e allevati in piccole aziende familiari, latte e burro di mucche che brucavano l’erba verde dei pascoli, pesci selvatici ancora incontaminati, semi e noci…insomma, cibi di qualità, ricchi di sostanze vitali, grassi sani, enzimi, microrganismi benefici, oligoelementi, antiossidanti e complessi fitochimici.
I grassi presenti nella dieta tradizionale delle popolazioni sane erano composti per la maggior parte da grassi saturi (burro, lardo, cocco) o monoinsaturi (olio di oliva): la dieta comprendeva inoltre grassi polinsaturi (Omega 3) di origine animale (pesce, crostacei) e grassi vegetali polinsaturi Omega 6 e Omega 3 (sotto forma di noci e semi). L'uso di olii vegetali polinsaturi estratti era praticamente sconosciuto.
http://www.westonaprice.org/health-topics/abcs-of-nutrition/dietary-guidelines/
La dieta odierna occidentale comprende invece quantità eccessive di grassi vegetali polinsaturi Omega 6 (girasole, mais, colza, soia...) ritenuti, da un numero sempre crescente di ricercatori, fonte di una notevole varietà di problemi di salute tra cui molte malattie degenerative (stati infiammatori cronici, cancro, demenza...) che affliggono una buona fetta della popolazione.
Accanto all'eccesso di acidi grassi Omega 6 c'è una generale carenza di acidi grassi Omega 3. I nostri antenati consumavano all'incirca uguali quantità di Omega 3 e Omega 6, al giorno d'oggi si consumano quasi venti volte più Omega 6 che non Omega 3.
È ormai riconosciuto che questo squilibrio porta alla malattia.
https://umm.edu/health/medical/altmed/supplement/omega6-fatty-acids